Nel cuore della Campania, tra le dolci colline del Sannio, si trova Benevento: una città che intreccia millenni di storia con suggestioni leggendarie. Un tempo chiamata Maleventum, fu ribattezzata Beneventum dai Romani dopo la vittoria su Pirro nel 275 a.C., augurio di fortuna e rinascita. Passeggiare per Benevento è come sfogliare un libro di storia a cielo aperto: l’Arco di Traiano, ancora intatto, accoglie i visitatori con la sua imponenza marmorea, mentre il Teatro Romano, vivo di spettacoli, racconta l’eredità dell’epoca imperiale. Ma la città non è solo pietra: è anche mistero e magia. Conosciuta come la "città delle streghe", Benevento deve la sua fama alle janare, leggendarie figure che, secondo la tradizione, si riunivano sotto un grande noce magico sulle rive del Sabato. A questo mito si ispira il celebre Liquore Strega, emblema locale dal gusto inconfondibile. Il centro storico pulsa lungo Corso Garibaldi, tra caffè, librerie e palazzi eleganti. Qui si incontrano il Duomo e la straordinaria Chiesa di Santa Sofia, Patrimonio UNESCO, con il suo chiostro medievale che racconta l’epoca longobarda. La città è anche viva di cultura e giovani: l’Università e manifestazioni come il BCT – Benevento Cinema e Televisione animano le sue piazze con eventi, ospiti e proiezioni. E poi c’è la cucina: genuina, sincera, ricca di sapori antichi. Aglianico, Falanghina, formaggi, salumi, piatti poveri ma autentici riempiono le tavole con orgoglio sannita. Benevento non è solo da visitare: è da ascoltare, gustare, vivere. Un racconto continuo tra passato e presente, dove ogni angolo custodisce un frammento d’anima.
Curiosità
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Città delle streghe. Le janare, leggendarie streghe di Benevento, si radunavano sotto un noce magico. Oggi la città è detta la “Salem d’Italia”.
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Lo Strega. Il famoso liquore giallo fu creato qui nel 1860 e prende il nome proprio dalle streghe locali.
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Teatro eterno. Costruito nel I secolo, il Teatro Romano è ancora attivo: tra concerti e spettacoli, la storia va in scena!
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Da Male a Bene. Si chiamava Maleventum, ma i Romani cambiarono il nome in Beneventum per scaramanzia.
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L’arco del viaggiatore assente. L’Arco di Traiano, maestoso e intatto, fu dedicato all’imperatore… che forse non mise mai piede in città!
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